Il mercato auto Italia quanto risente della crisi europea dovuta dalla guerra in corso?

La crisi dei chip, la diminuzione della fiducia dei consumatori e soprattutto la guerra tra Russia e Ucraina incidono purtroppo negativamente sul mercato dell’auto. Sono soprattutto i rincari di gas e luce a mettere in crisi il mercato.

 

Lasciamo parlare i numeri.

I dati del Ministero dei Trasporti parlano di una contrazione. Infatti nel mese di febbraio il volume complessivo delle autovetture immesse in circolazione in Italia è stato di 110.869 unità, pari a -22,6% rispetto a febbraio dello scorso anno.

 

Quali sono le auto che tengono meglio il mercato?

Fiat Panda, su tutte, resta la più venduta! Segna infatti, il mese di febbraio con 41.987 nuove immatricolazioni. Dati positivi ancora per Lancia, DS Automobiles e Maserati. Invece, negativi i dati per Alfa Romeo, Citroen Opel e Peugeot.

Come dicevamo, Fiat, con la Nuova 500, guadagna la prima posizione fra le auto elettriche, davanti a Smart forTwo, Tesla Model Y, VW ID.3, Renault Zoe, Audi Q4 e-tron, Bmw i4, Hyundai Kona EV, Peugeot 2008 e Nissan Leaf.

 

Per quanto non ci siano state novità in materia di incentivi sull’acquisto di auto a basse emissioni, si registra un aumento nel comparto plug-in hybrid (che registra un 11.3% in più). Le auto full hybrid hanno tenuto meglio il mercato facendo registrare un 34% contro il 28% dell’anno precedente.

 

Il mercato delle auto a benzia o diesel

IL mese di febbraio ha visto un calo per le auto a benzina e diesel e, invece, un più 23% per le auto a GPL. Un crollo è stato registrato per le auto a metano che devono fare i conti con l’aumento incontrollato del gas!

Uno sguardo al mercato

La situazione europea e internazionale è davvero critica. La guerra in Ucraina ha scatenato il panico nei mercati e questo si riversa sul mercato dell’auto già in difficoltà per la crisi dei chip. Il prezzo del brent ha subito un’impennata.

La voce dell’Associazione Nazionale Filiera dell’Industria Automobilistica è preoccupata dallo scenario che vediamo in Ucraina. La guerra “Destabilizza l’economia europea e si ripercuote in maniera diretta sul nostro settore, tra cui il rischio di ulteriori stop alla produzione per mancanza di componenti prodotti proprio nel Paese oggetto di attacco, in un momento in cui la crisi delle materie prime, dei microchip e della logistica e i rincari dell’energia sono ancora una realtà quotidiana” (fonte Associazione nazionale filiera dell’Industria Automobilistica).

 

L’auspicio è rivolto innanzi tutto al conflitto in corso, a che si concluda nel più breve tempo possibile, ma anche ad un pronto intervento da parte del nostro governo per l’attuazione delle incentivazioni previste.