Incentivi auto, rottamazione ed ecobonus: tutto quello che c’è da sapere.

Il 2021 introduce importanti novità con l’Ecobonus introdotto dal governo e noi di Garanzia Mec siamo sempre attenti alle tendenze del mercato automotive in tutti i suoi aspetti. L’obiettivo è rilanciare l’economia dando spazio soprattutto al mondo automotive dell’auto elettrica. Sono tanti i modelli che rientrano nella rottamazione: dalla 500 elettrica alla Bmw X1e.

I fondi a disposizione sono circa 100 milioni di euro e servono per coprire il periodo che intercorre da fine ottobre (data dell’entrata in vigore della misura) sino alla fine dell’anno. Gli incentivi statali sono rivolti alle auto elettriche, con l’invito a rottamare la vecchia auto e comprarne una nuova. Infatti la maggior parte delle risorse va ai veicoli a bassissimo o basso impatto ambientale. Si tratta delle automobili comprese nelle due fasce da 0 a 20 grami di CO2 per km e da 21 a 60 g/km di CO2. In linea con le direttive europee, il Governo intende accelerare il passaggio dalle auto convenzionali a quelle a emissioni 0 alla ruota. Vi riportiamo in sintesi gli aspetti più importanti della misura, prendendo spunto e riferimento da un approfondimento de il corriere.it/motori.

 

Auto elettriche e incentivi

Il Governo definisce al meglio la misura sul sito ecobonus.mise.gov.it Le cifre vedono circa 65 milioni di euro dedicati all’acquisto di veicoli con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km di CO2. Tale contributo è riconosciuto anche agli acquisti in leasing. Per la fascia che comprende la auto con emissioni 0-20 g/km di CO2 il contributo (se si rottama una vecchia auto con dieci o più anni) è di 6.000 euro.

Con o senza rottamazione?

Se si acquista senza rottamazione scende a 4.000 euro. Per i veicoli con emissioni da 21 a 60 g/km di CO2 (ibridi plug-in) si possono ottenere 2.500 euro di bonus con rottamazione e 1.500 senza. 20 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali e speciali. Dell’intera somma 15 milioni sono riservati ai soli furgoni elettrici. Il contributo può arrivare a un massimo di 8.000 euro e si differenzia (come recita il sito del MISE) in base alla «Massa totale a terra – MTT» e all’alimentazione. 10 milioni di euro per l’acquisto di auto convenzionali nuove con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2. Il contributo di 1.500 euro è riconosciuto solo in caso di rottamazione. 5 milioni di euro per l’acquisto di un usato omologato euro 6 e con emissioni inferiori a 160 g/km di CO2. In questo caso l’incentivo (a fronte di rottamazione) può arrivare fino a 2.000 euro (anche in questo caso le emissioni incidono sulla cifra del bonus statale).

Le misure per sostenere il mercato elettrico italiano

Le misure previste hanno il fine di sostenere e incentivare il mercato elettrico italiano. Allineato al resto d’Europa, anche il mercato italiano sta crescendo con percentuali a tre cifre e che ha fatto diventare la Tesla Model 3 l’auto più venduta in Europa nello scorso mese di settembre e che in Italia ha prezzi che vanno da 47.970 a 61.970 euro.

 

Quali auto sono interessate dalla misura?

I nuovi incentivi di sicuro gioveranno alla elettrica più amata dagli italiani: la Fiat 500e (listino da 26.500 a 38.100 euro), oppure alla Dacia Spring (listino da 20.100 a 21.600 euro) che sta scalando la classifica nazionale e in settembre è stata la più venduta. Ma sono incentivati anche gli ibridi plug-in come la Jeep Renegade4xe (listino da 39.150 a 41.150 euro) o la BMW X1 25e (da 49.150 a 55.160 euro). I 10 milioni per le auto della fascia compresa tra 61 e 135 g/km di CO2 (sono le auto convenzionali a basse emissioni comprese le full hybrid come le Toyota) e le mild hybrid come, tra le tante, la Fiat Panda, la 500 (da 15.950 a 19.150 euro) oppure la Ford Puma (da 26.250 a 31.500 euro).